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giovedì 2 maggio 2013

dibattito sullo sport popolare @spazio sociale scialabba


“A distanza di 68 anni dalla giornata di insurrezione popolare del 25 Aprile 1945, sentiamo più vivi che mai i valori della Resistenza e dell’antifascismo che ereditiamo dalla storia. Avvertiamo il retaggio del passato vivido e indelebile in tutti e tutte noi, che osserviamo in questa fase storica, i dittatori senza gloria bramosi di portare a termine la loro progressiva opera di privazione delle nostre libertà e la fiera e legittima resistenza che uomini e donne oppongono dal basso, per riprendere ciò che viene negato ( casa, lavoro, sanità, istruzione e spazi di aggregazione) e per costruire una società nuova.
Lo sport popolare è diretta espressione della volontà di costruire una forma alternativa di socializzazione e di aggregazione, che associa alla sportività e alla sana competizione i valori dell’antifascismo, antirazzismo e antisessismo, che promuove l’incontro e la costruzione di legami e relazioni positivi.”



Nella nostra città, alcune realtà hanno trasformato la parola d’ordine “un altro sport è possibile” in una pratica di mobilitazione, lotta e aggregazione: dalle molteplici palestre popolari, a vere e proprie squadre (come gli All Reds Roma o lo Spartaco Rugby ), sono gli esempi positivi che hanno innescato un importante processo: riprendersi lo sport e renderlo accessibile a tutti, svilupparne la funzione educativa. Una risposta dal basso precisa e diretta che si oppone all’uso di manager, affaristi e politici che fanno dello sport un veicolo per favorire la diversione e l’evasione dalla realtà, per promuovere la guerra fra poveri (lotta e odio fra diverse tifoserie), diffondere idee xenofobe e razziste nelle curve, arruolando picchiatori fascisti e sperimentando negli stadi nuove misure repressive da riportare poi nei movimenti di piazza oppure per riciclare denaro sporco.

Tutti devono aver diritto a fare sport, non solo chi può permetterselo! Attraverso la mobilitazione e l’autorganizzazione bisogna costringere le Amministrazioni locali (Municipi, Comuni, Provincie e Regioni) a utilizzare le strutture sportive non per permettere a privati e amici di speculare, ma per promuovere una cultura dello sport popolare e per tutti, affidandole gratuitamente alle polisportive e alle associazioni dilettantesche popolari che negli ultimi anni si moltiplicano rapidamente nel nostro paese!

Gli avversari sportivi non sono i nemici! Nostri nemici sono i padroni che chiudono le aziende, licenziano i lavoratori, il Vaticano e la sua corte parassitaria, le organizzazioni criminali che siedono al governo e ci riducono giorno dopo giorno in uno stato di degrado economico, politico, sociale morale e ambientale.Sostenere lo sport popolare, sviluppare il coordinamento e la collaborazione tra gli organismi che lo praticano, potenziarne il ruolo ed il protagonismo nella lotta generale per far fronte alla crisi e costruire un’alternativa politica nella nostra città e nel nostro paese!"


Invitiamo i ragazzi e le ragazze del quartiere, sportivi e non, le realtà attive nel territorio a portare la loro testimonianza e a dare il proprio contributo per ragionare insieme sulla necessità di far nascere nuovi spazi di aggregazione e socialità fuori dalle logiche di mercato, accessibili a tutti/e e per tutti/e.
Interverranno: All Reds Rugby Roma,

Spartaco Rugby,

Marko del Rebel Fans Cosenza --- presentazione del libro "Controcultura Ultras"---

ASD Quartograd (Napoli)

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