IL CALCIO E' DEL POPOLO...LE CURVE SONO DEI RIBELLI!!!
l'incontro
di venerdi 31 maggio al Rebel Store, nasce dalla necessità di approfondire collettivamente e
dunque anche da diversi punti di vista, il processo di cambiamento
che sta attraversando il calcio italiano e di conseguenza anche il
mondo delle curve e il fenomeno ultrà. Infatti, negli ultimi anni
quell'irreversibile processo di omologazione neo-liberista e
capitalista chiamato "calcio moderno" si è ramificato con
forza nella nostra penisola. Attraverso leggi speciali e altri
meccanismi di controllo, gli strumenti della repressione hanno
colpito l'intero fenomeno ultras, concentrandosi soprattutto ad
attaccare frontalmente ogni forma di creatività non omologata e
ogni piccola sacca di antagonismo e ribellione. Dalle curve degli
stadi, attraverso una strategia repressiva senza precedenti, sono
stati allontanati tutti quei soggetti che vivono il fenomeno ultras
come una "controcultura", ossia come concreta possibilità
di aggregazione critica opposta alle regole della società dominante.
In effetti, la presenza di soggetti o gruppi mossi da idee, valori ed
ideali di un certo tipo, è una presenza a dir poco "scomoda",
una vera rottura dei meccanismi di assuefazione socio-politica che
ruotano attorno al prodotto calcio. L'ultras ribelle,
anticonformista, che usa la sua testa è opposto alla figura del
"tifoso affiliato", ossia un consumatore passivo del
prodotto calcio. Se cerchiamo di schematizzare, la loro strategia è
molto semplice: da una parte, attraverso leggi speciali, diffide ed
altri provvedimenti, si attacca il fenomeno ultras giocando su tutti
i punti deboli e facilmente criticabili...Dall'altra parte, con
l'avvento delle televisioni,degli sponsor e di quanto altro, si
modifica l'essenza stessa dello sport. In poche parole il calcio
giocato si allontana dal suo valore base che è quello
dell'aggregazione e il tifo diventa sempre meno legato all'aspetto
sociale a favore della logica del profitto e del business. E' proprio questo aspetto
dualistico che a grandi linee ha modificato il calcio sia in quanto
evento sportivo e sia in quanto evento sociale e di aggregazione. Il
rifiuto di questo sistema deve essere il nostro cavallo di battaglia.
E' un urlo di rabbia e di libertà che si alza dai gradoni di alcune
curve battagliere, che parte anche dai campetti di periferia, dai
cortili dei palazzoni, dalle strade, dalle piazze, dagli stadi!!!
E'
la voglia di Resistere, nonostante tutto, di opporsi concretamente e
creativamente alle regole del calcio moderno. E' la dignità di chi
ama lo sport in quanto evento sociale ed aggregativo, strumento di
partecipazione e di rivalsa.
Ogni
piccola inizitiva è un segnale, è una pietra che si aggiunge alle
altre per creare insieme, trasversalmente, con passione e vitalità
un vero e proprio "calcio del popolo per il popolo!"
Marko
RebelFans
Rebel
Store SL
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